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Sana alimentazione dei bambini: frutta secca è benessere
Noci, mandorle e nocciole sono alimenti molto imprtanti per il benessere dei bambini: ecco i risultati di una ricerca dedicata alla corretta alimentazione dei bimbi in età prescolare svolta da Nucis Italia
Secondo una ricerca svolta dall’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) il consumo di frutta secca, specie in età prescolare, si attesta a livelli molto al di sotto di quelli consigliati dalla Dieta Mediterranea.
Nucis Italia, nell’ambito del progetto “Frutta secca è benessere”, si propone di dimostrare come questa tipologia di alimenti possa rivelarsi una componente preziosa nella dieta dei più piccoli.
Scopriamo i risultati di questa ricerca dedicata alla corretta alimentazione dei bambini
Per troppo tempo la frutta secca è stata considerata una tipologia di alimento da non introdurre nella dieta dei bambini, soprattutto a causa del rischio di sensibilizzazione nei primi anni di vita.
Non vi sono però prove scientifiche che evidenzino che, ritardare l’introduzione di questi alimenti oltre i 4 mesi dalla nascita, possa avere un effetto protettivo.
Al contrario, è stato osservato che, con i dovuti accorgimenti e su opportuna indicazione pediatrica, la frutta secca, soprattutto se di buona qualità, è un ingrediente fondamentale nel percorso di crescita dei più piccoli, perché in grado di contribuire all’apporto giornaliero di acidi grassi, proteine vegetali, vitamine e fibre, utili per il cuore e per la mente. Il suo sapore e la sua adattabilità, inoltre, la rende una merenda molto amata dai bambini, comoda da portare nello zaino.
Ma quando è opportuno introdurre la frutta secca nell’alimentazione dei bambini?
Secondo la Piramide Alimentare Transculturale promossa dalla Società Italiana di Pediatria, la frutta secca dovrebbe essere consumata nella quantità di una porzione al giorno.
A causa della dimensione e della loro forma, frutta a guscio e semi sono considerati alimenti da evitare nella dieta del bambino fino ai 4-5 anni, a causa del rischio di aspirazione.
Tuttavia, su indicazione del Pediatra, la frutta secca potrebbe essere introdotta nell’alimentazione dei più piccoli (età inferiore ai 4-5 anni) a patto di tritarla finemente o ridurla in forma di farina.
Dai cinque anni in poi, la frutta secca, in associazione a una porzione di latte o yogurt, può essere considerata una merenda ideale e completa, anche da consumare a scuola.
A cura di Nucis Italia